Ministri straordinari della comunione

Il testamento del suo immenso amore che Cristo Signore lasciò alla Chiesa sua sposa, cioè il dono ineffabile dell’Eucaristia, di tutti il più importante, esige che un mistero così grande sia sempre più profondamente conosciuto e che si partecipi alla sua efficacia salvifica con sempre maggiore intensità. A tal scopo la Chiesa, mossa dalle sue sollecitudini pastorali a favorire la pietà verso l’Eucaristia, culmine e centro del culto cristiano”, ha istituito il ministro straordinario della santa Comunione con l’Istruzione Immensae caritatis del 29 gennaio 1973.

L’Istituzione di questi ministri ha lo scopo di provvedere alle circostanze nelle quali manchi un sufficiente numero di ministri ordinari (Vescovo, presbitero, diacono) o straordinari istituiti (Accolito) per la distribuzione della santa Comunione.

A chi è affidato

Ministro straordinario della santa Comunione può essere sia un uomo quanto una donna. La scelta di svolgere questo servizio è un gesto di carità della Chiesa “perché non restino privi della luce e del conforto di questo sacramento i fedeli che desiderano partecipare al banchetto eucaristico” e ai frutti del sacrificio di Cristo.

La scelta delle persone

La scelta delle persone da proporre per questo ministero deve tener conto:

  • di una buona formazione cristiana;
  • di una loro piena comunione ecclesiale; di una loro assidua pietà eucaristica;
  • di una loro effettiva capacità di incontro, dialogo, servizio con i malati e gli anziani;
  • di eventuali esperienze di volontariato;
  • di impegni già svolti in qualche specifico settore pastorale.

Possono essere preposte per questo ministero persone che abbiano compiuto i 25 anni, in analogia con quanto deliberato dalla CEI per i ministri istituiti del Lettorato e Accolitato (Decreto del 18 aprile 1985. Delibera n. 21). La durata del mandato è di tre anni.

Preparazione specifica

Come per ogni ministero nella Chiesa, anche i ministri straordinari della santa Comunione “sono tenuti all’obbligo di acquisire la adeguata formazione richiesta per adempiere nel modo dovuto il proprio incarico e per esercitarlo consapevolmente, assiduamente e diligentemente” (can. 231, § 1).

Ogni Corso di preparazione prevede cinque incontri di un’ora e mezza e termina con il conferimento del mandato nella chiesa-cattedrale alla presenza del Vescovo. La presenza ai corsi e alla celebrazione del mandato è obbligatoria.

Compiti affidati al Ministro Straordinario della S. Comunione

  1. Distribuzione della Comunione durante la S. Messa, a motivo di una grande affluenza di fedeli in mancanza di Presbiteri, Diaconi, Accoliti.
  2. Distribuzione della Comunione fuori della celebrazione della Messa.
  3. Portare la Comunione ai malati e agli anziani, specialmente nel giorno del Signore. È bene visitare i fratelli e sorelle ammalati, prima di portare loro l’Eucaristia.
  4. Esporre in assenza del presbitero all’adorazione dei fedeli la S. Eucaristia e riporla nel tabernacolo, senza impartire la benedizione eucaristica.
  5. Portare il Viatico agli ammalati, solo in mancanza di altri ministri. È bene informare il Parroco della gravità della malattia, perché il malato sia preparato a ricevere il Sacramento dell’Unzione degli Inferni e il sacramento della Penitenza.
  6. Guidare la celebrazione domenicale dove mancano il presbitero e il diacono.

Particolare attenzione deve essere data alla celebrazione domenicale nei luoghi dove manca il presbitero, qualora il ministro straordinario della santa Comunione venisse incaricato di guidarla.

Spiritualità del Ministro Straordinario della S. Comunione

  • Amore e cura verso la celebrazione dell’Eucaristia: liturgia della Parola e liturgia eucaristica.
  • Partecipare, se possibile, anche alla S. Messa feriale e alla santa Comunione.
  • Preghiera personale e comunitaria con la liturgia delle Ore (Lodi e Vespri).
  • Adorazione Eucaristica (sia comunitaria, che personale).
  • Celebrazione del sacramento della riconciliazione nei vari momenti dell’anno liturgico.
  • Lettura meditata della parola di Dio, specialmente quella della liturgia domenicale.

Disposizioni spirituali

  1. Essere coscienti di essere immagine di Gesù servo;
  2. di servire a nome della Comunità e non agire a livello personale;
  3. avere uno spirito di disponibilità e sacrificio (tempo, dedizione, …);
  4. amore per i fratelli ammalati e anziani.