Perché preghiamo per i defunti

C’è una pagina del Secondo Libro dei Maccabei (12, 43-45) che racconta di come «Giuda […] fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dracme d’argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio per il peccato, compiendo così un’azione molto buona e nobile, suggerita dal pensiero della risurrezione. Perché, se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli pensava alla magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota».

Dalla stessa parola di Dio ricaviamo quindi l’idea che non è superfluo pregare per i morti”. La comunione dei santi è una delle verità più profonde e consolanti della fede cristiana. Quando diciamo “credo la comunione dei santi”, affermiamo che tutti coloro che appartengono a Cristo — vivi o defunti — sono uniti in un’unica grande famiglia spirituale, la Chiesa. Questa comunione nasce dall’amore di Dio e non è interrotta nemmeno dalla morte. Nella fede cristiana, infatti, esiste un legame reale tra chi vive ancora sulla terra, chi è già entrato nella gioia di Dio e chi si sta ancora purificando per raggiungerla. Siamo tutti parte dello stesso corpo: nessuno è dimenticato, nessuno è solo.

Il bene, la preghiera e l’amore di ciascuno possono aiutare anche gli altri. Per questo pregare per i defunti è così importante. Non è un gesto solo affettuoso o simbolico: è un atto di autentica carità. Attraverso la preghiera e nella celebrazione dell’Eucaristia (dove i limiti terreni si spalancano), chiediamo a Dio di accogliere i nostri cari nella sua luce e di completare in loro l’opera della salvezza

Il 2 novembre – giorno della commemorazione dei fedeli defunti – ricorderemo i nostri fratelli in due momenti: alle 10 celebreremo la S. Messa al Cimitero di Milazzo (in parrocchia non ci sarà Messa mattutina); la sera, alle 18, celebreremo la S. Messa in parrocchia ricordando, in particolare, quanti hanno raggiunto il Cielo nell’ultimo anno.