Celebrare il Battesimo per i figli

«Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova»

Lettera ai Romani 6,4

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Cari genitori,

il Battesimo è l’immersione nella resurrezione di Gesù e rappresenta la “porta di ingresso” nella vita di fede, l’ingresso nella comunità cristiana. Attraverso la sua celebrazione, vien data ai bambini la possibilità di sperimentare la grazia di essere figli di Dio: nel lavacro battesimale, la vita è purificata e si viene costituiti in una nuova dignità, che da adesso in poi va custodita con l’aiuto della grazia e l’esempio dei propri cari e della comunità cristiana.

Il Battesimo rappresenta il sacramento più importante della Chiesa, poiché non esiste appartenenza più grande che quella di essere figlio di Dio.

Pur riguardando direttamente i bambini, il battesimo però impegna principalmente i genitori e, in loro supporto, il padrino e la madrina. Sono essi, infatti, i primi testimoni nella fede e alla loro responsabilità è affidato l’accompagnamento del battezzato nei primi anni della sua vita. La Comunità parrocchiale, comprendendo quale alta e difficile missione sia affidata ai genitori, gioisce con essi quando chiedono per il/la proprio/a figlio/a il Battesimo, e cercano di accompagnarli in questo particolare compito. Ad accogliere i genitori, nella parrocchia, non c’è infatti solo un prete, ma un gruppo di persone, che rappresentano tutta la Comunità e la Chiesa stessa e che desiderano aiutare a vivere il Battesimo nel modo più consapevole possibile.

È questo il motivo per cui il battesimo, in via ordinaria, va celebrato nella parrocchia di residenza: la Comunità, che gioisce con i genitori per l’inizio del cammino di fede del figlio/a, diventerà anche il luogo in cui, insieme con i propri cari, sarà poi possibile comprendere e perfezionare la propria risposta a Gesù.

Tappe per la celebrazione del Battesimo in parrocchia

1. INCONTRO CON IL PARROCO

La richiesta di celebrare il Battesimo per il/la proprio/a bambino/a va fatta personalmente dai genitori al parroco, orientativamente due mesi prima della celebrazione. L’incontro è finalizzato a conoscere la famiglia, comprendere le motivazioni della richiesta del sacramento e fissare insieme, parroco e genitori, la data del battesimo che si svolge in domenica, durante la celebrazione eucaristica.

In questa occasione, i genitori compilano con il parroco il modulo di richiesta di battesimo che va depositato in parrocchia. Se i genitori non appartengono alla comunità parrocchiale della Trasfigurazione, il modulo va accompagnato dal nulla osta che va richiesto al parroco di residenza.

2. PERCORSO DI PREPARAZIONE

Quando i genitori hanno fissato la data con il parroco e richiesto il battesimo, i catechisti della parrocchia concordano, insieme con loro, le date degli incontri che preparano al battesimo. Si tratta di tre incontri, della durata di un’ora circa, orientati ad approfondire il significato del sacramento e l’impegno che esso richiede. A questi incontri è fortemente raccomandato che partecipino anche il padrino/madrina.

Durante gli incontri saranno descritte anche le singole parti del rito che accompagna la celebrazione del sacramento.

3. LA CELEBRAZIONE

Nella data fissata avviene la celebrazione del Battesimo. I genitori con il padrino/madrina si troveranno in parrocchia almeno 15 minuti prima della celebrazione, alla quale – trattandosi di un momento che coinvolge tutti i membri della Parrocchia – partecipa tutta la Comunità parrocchiale. Al termine del rito, il parroco e i genitori registreranno l’avvenuta celebrazione del battesimo nell’apposito registro, firmando l’atto di battesimo.

4. IL SEGUITO

Il Battesimo rappresenta l’inizio della vita cristiana del bambino, e come tale necessita di un accompagnamento che continua anche dopo la celebrazione del rito. Questo va compiuto anzitutto dai genitori che, insieme con padrino e madrina, durante la liturgia si sono impegnati ad essere testimoni ed educatori nella fede. Toccherà a loro, quindi, far scoprire al bambino la bellezza di esser figlio di Dio e cosa esso comporti nel condurre la propria vita alla luce del Vangelo.

In questo compito, i genitori possono sempre trovare sostegno nella presenza continua della Comunità parrocchiale – nel parroco come nelle altre famiglie – che, attraverso la condivisione di incontri o la semplice fraternità vissuta nella Parrocchia, diventa un valido aiuto e un importante incoraggiamento.

Man mano che il bambino crescerà, sarà poi lui, in prima persona, aiutato dai catechisti, a proseguire l’esperienza di scoperta della vita cristiana, attraverso gli incontri di catechesi che, dai 6 anni in su, integrano (e non sostituiscono!) il ruolo educativo della famiglia.

Alcune informazioni utili

  1. PADRINO E MADRINA

Il ruolo di padrino e madrina nel Battesimo è della massima importanza, perché essi sono i garanti della fede e i custodi del cammino di fede del catecumeno. Il padrino e la madrina devono essere persone di provata fede, disponibili a testimoniarla esplicitamente. Per essere padrino o madrina è necessario aver compiuto i 16 anni, aver ricevuto il Battesimo e la Cresima e poter affiancare la famiglia come esempio e stimolo per la vita cristiana. Visto che si possono scegliere è opportuno farlo bene secondo le finalità alle quali sono chiamati.

Il padrino e la madrina devono essere scelti secondo alcuni criteri (can. 872-874 CJC):

  • Devono aver compiuto 16 anni;
  • Devono essere consapevoli del proprio ruolo e disposti a svolgerlo seriamente;
  • Devono essere cattolici e aver ricevuto i sacramenti del Battesimo, dell’Eucaristia e della Cresima;
  • Non devono essere conviventi, sposati solo civilmente, divorziati e risposati civilmente;
  • Non devono appartenere ad associazioni o organizzazioni apertamente contrarie alla Chiesa cattolica;
  • Non devono essere sottoposti ad alcuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata e devono essere in piena comunione con la Chiesa cattolica;
  • Non devono essere il padre o la madre del battezzando.

In tutti i casi, il padrino e la madrina devono produrre apposito certificato di idoneità che rilascia il parroco di residenza.

  1. LA DATA

La data del Battesimo va fissata insieme al parroco con largo anticipo.

La celebrazione avviene durante la S. Messa della domenica, al mattino o alla sera.

Per chiarire alcuni dubbi…

  1. Occorre necessariamente un padrino e una madrina? No, è consentito anche il solo padrino o la sola madrina.
  2. Padrino e madrina devono per forza essere un uomo e una donna? Sì, devono essere un uomo e/o una donna; non è consentito avere più padrini o più madrine.
  3. Dove viene registrato il Battesimo? Nel Registro dei Battesimi della Parrocchia. D’ora in poi, tutti i sacramenti saranno annotati anche qui, quindi quando ci sarà bisogno di qualche documento, potrete sempre chiederlo alla parrocchia dove è stato fatto il Battesimo.
  4. Avremo un ricordo del Battesimo? Ai genitori la parrocchia farà dono di un cero e della veste bianca del Battesimo, come previsto dal rito.
  5. Il Battesimo si paga? Assolutamente no! Tutti i sacramenti sono totalmente gratuiti. Se però avete piacere di lasciare un’offerta per le spese della parrocchia e la vita della comunità, lo potete fare e vi siamo riconoscenti.
  6. Se i catechisti sono bravi e vogliamo fare altri incontri con loro, possiamo farlo? Certamente. Essi sono presenti per sostenervi e accompagnarvi, per cui insieme con loro potete fare tutti gli incontri di preparazione che volete!
  7. Si possono effettuare foto durante il Battesimo? Sì, purché sia presente un solo fotografo e operi con discrezione, cercando di non essere di intralcio durante il rito. In ogni caso, non vanno effettuate fotografie e riprese durante la proclamazione delle letture, durante l’omelia o nella liturgia eucaristica.

Vi ricordiamo che il più grande dono che potete fare a voi ed ai vostri bambini è quello di confessarvi. A volte sono tanti anni che non si ha il coraggio di farlo, ma nel cuore c’è il desiderio di una novità di vita. I vostri figli possono essere l’occasione di questo passo atteso da voi e dal Signore. Così potrete partecipare in pienezza alla celebrazione e nel Battesimo del vostro bambino/a scoprirete con gioia anche l’amore di Dio nella vostra vita.

DOCUMENTAZIONE