Giornata della Terra 2023

Giornata della Terra 2023

Ogni anno, precisamente il 22 aprile, si celebra la giornata mondiale della terra. Noi cerchiamo di farlo tutti i giorni, ma in quel giorno, ancora di più, si cerca di salvaguardare l’ambiente e tutto il creato. La cura del creato non è un’esigenza o una moda di oggi, ma già nel dodicesimo secolo un semplice uomo iniziò a parlarne e a farne il centro della sua dedizione a Dio. San Francesco d’Assisi, nel cantico delle creature, ringrazia Dio per ciò che ha creato, per frate Sole, per sorella Luna e per sorella Madre terra. Ed anche il Papa ce lo ricorda nell’enciclica “Laudato Si’”. Anche lui, come San Francesco, ci ricorda che “la nostra casa comune è come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, è come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei.”.

Per questi motivi, insieme ai nostri catechisti, abbiamo deciso di fare qualcosa, non soltanto a parole: domenica 30 aprile, al termine della messa, insieme a Padre Piero ed alla nostra comunità, abbiamo piantato un alberello di ulivo nell’aiuola vicino alla nostra chiesa parrocchiale. Perché un albero di ulivo? Perché l’ulivo è un albero molto speciale, ricco di vari significati: è l’albero simbolo della pace, ma anche della risurrezione e della rinascita: ricordate quando una colomba portò a Noè un ramoscello di ulivo alla fine del diluvio?

Abbiamo anche scritto un motto: “Rispettiamo il creato che Dio ci ha donato” e lo abbiamo posto ai piedi dell’alberello, sperando che ognuno, leggendolo, possa iniziare a curare il mondo, iniziando dalle aiuole dove in genere si portano i cani a passeggiare. Può sembrare un gesto banale, ma pensate cosa succederebbe se ognuno si prendesse cura di un piccolo spazio della zona in cui vive? Grazie a chi ci aiuterà a curare il nostro alberello. Noi ci metteremo il nostro impegno e speriamo che anche voi ci mettiate il vostro.

I ragazzi e le ragazze del gruppo pre-adolescenti “Antiochia”