La Candelora: una Luce per la vita

Il 2 febbraio ricorre la Presentazione di Gesù al Tempio
Simeone (Lc 2,22-52), un anziano che con pazienza attende la consolazione d’Israele, è una delle figure più luminose della Bibbia. Uomo giusto e pio, egli vive sotto l’azione dello Spirito; è uomo giusto in conseguenza della sua spiritualità, ma la sua spiritualità non consiste nella sua giustizia, nella correttezza di intenti. Egli è giusto perché si lascia guidare dallo Spirito, si mette in ascolto; è l’esempio vivente di un’esistenza vissuta nell’adorazione e nella comunione con Dio, e per questo egli un esempio di speranza. I suoi occhi spenti dalla vecchiaia sono volti all’adempimento della promessa di Dio e la sua attesa è solidamente ancorata alla manifestazione del Cristo che il mondo attende. Simeone, un vecchio dal cuore giovane, capace di cogliere la presenza della Luce: «Venne nel mondo la Luce. vera, quella che illumina ogni uomo…» (Gv 1,9).
Sulla soglia del tempio s’incontrano tre generazioni: Simeone, il passato che vive nell’attesa della promessa; Maria e Giuseppe, la generazione che custodisce il presente, la promessa incarnata; Gesù Cristo, l’adempimento della promessa. “È la vecchiaia del mondo che accoglie fra le sue braccia l’eterna giovinezza di Dio”. (Ronchi). Tutta una vita vissuta nell’attesa, e quando calano le forze il suo cuore non è rassegnato, ma attende e attende il compiersi della promessa fatta dallo Spirito. L’attesa di Simeone ci insegna ad essere un’umanità fatta di ascolto e comprensione del cuore, perché solo con questi atteggiamenti possiamo riconoscere il Signore nel momento in cui viene a visitarci nelle vesti di un’umanità ignorata o scartata, dove non avremmo mai immaginato di incontrarlo.
(dal web)
Nella festa della Presentazione di Gesù al Tempio (2 febbraio), ci raduneremo sul sagrato per la benedizione delle candele alle ore 19. Subito dopo, in processione, entreremo in chiesa per la celebrazione della S. Messa
